La nostra storia inizia da un luogo: Brindisi(1), città di mare e di commercio, con un mito(5) legato alle sue origini e legato al suo nome(6). Quest'ultimo, in realtà, è dovuto al porto, unico nel suo genere, per via della forma e della posizione. Per la sua unicità, il porto di Brindisi è stato ambientazione di storie famose e non, come Il giro del mondo in 80 giorni(3) o il film di Daniele Ciprì(7), e testimone della morte di uno dei più grandi poeti del mondo antico: Virgilio. A tal proposito, proprio nel libro di Hermann Broch(3bis) iniziamo a prestare maggiore attenzione alle cose del luogo, leggendo dei passi(4) dove la materialità diventa protagonista. Fra le varie cose(2), alla fine, ne scegliamo una in particolare: il portachiavi della regata(8). Come possiamo sapere, allora, di più riguardo un oggetto a prima vista così banale? Prima di tutto dobbiamo dotarci dei giusti strumenti di ricerca: dobbiamo sapere come viene chiamato nelle diverse lingue(9) e perché; dobbiamo capire come può essere classificato in base alla forma(11) e ai materiali(12); dobbiamo capire come è fatto(13)... A questo punto avremo una nuvola di parole(17) attraverso cui effettuare la nostra ricerca e sarà una nuvola perennemente in crescita. Troviamo, dunque, le origini della cosa nei primi brevetti(20) e ne immaginiamo il futuro(15) nel campo della domotica. Cerchiamo la cosa in luoghi e temi diversi, a prima vista magari anche lontani da essa, come la cosa in cucina(18), in casa(25), nella tecnica(30). Vediamo come la cosa si può smaterializzare e diventare simbolo(14), legandola anche a dei numeri magici(29), nonostante il fatto che una delle funzioni della cosa stessa sia quella di materializzare dei simboli. Incontriamo la cosa nella saggezza popolare con i proverbi(10) e scopriamo la sua presenza nell'Arte. In particolare la vediamo rappresentata in dipinti(19) sacri e non, l'ascoltiamo come simbolo nella musica(21), la troviamo in un fumetto(22) noir italo-americano, la leggiamo nella letteratura(23) con scopi diversi, diventa la protagonista di un'insolita storia d'amore al cinema(24)... Cerchiamo la cosa anche nei francobolli(26), dei documenti istituzionali. Troviamo una persona esperta(28), che ha il sogno di aprire un museo. E, allora, immaginiamo come quel museo(27) potrebbe essere. Arrivati a questo punto della ricerca, possiamo stendere un abecedario(31) della cosa e un elenco di verbi(32) legati ad essa.
Infine, confrontando la prima mappa concettuale(16) con l'ultima, possiamo renderci conto di come alcuni concetti fossero conosciuti fin dall'inizio, anche se in maniera assai meno approfondita, mentre altri concetti siano maturati solamente durante la ricerca.
La storia si conclude, come tutte le storie migliori, con una riflessione: una riflessione sul legame fra cosa e luogo.
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